Toscana |
Alta Val di Merse
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Dryopteris_carthusiana
Dryopteris carthusiana (Vill.) H.P. Fuchs iè una specie di felce nativa delle foreste umide del regno olartico. Nel Regno Unito è nota come "felce a scudo stretto" e nel Nordamerica come "felce di bosco spinosa". è una pianta tetraploide d'ibrida origine, essendo probabilmente un "genitore" la Dryopteris intermedia, nota nel Nordamerica come "felce intermedia" e l'altro è una sconosciuta, apparentemente estinta, specie denominata Dryopteris semicristata, che è anche presunta "genitrice" della felce d'origine ibrida Dryopteris cristata.
Questa felce viene spesso confusa con molte altre felci di bosco, quali la D. intermedia, la D. campyloptera e la D. expansa. Essa viene confusa spesso con la D. intermedia, ma le due specie possono essere distinte dalla piccola pinna interna sul fondo della pinna inferiore: questa piccola pinna è più lunga di quelle adiacenti nella D. carthusiana, ma più corta od eguale di quelle della D. intermedia. La D. carthusiana è una specie para-sempreverde: le sue fronde sopravvivono agl'inverni miti ma muoiono in quelli rigidi.
Fonti
(EN) USDA PLANTS Profile, su plants.usda.gov.
(EN) Dryopteris carthusiana in Flora of North AmericaAltri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dryopteris carthusiana
Wikispecies contiene informazioni su Dryopteris carthusianaCollegamenti esterni
Kai Rè¼nk, Martin Zobel, Kristjan Zobel, Biological Flora of the British Isles: Dryopteris carthusiana, D. dilatata and D. expansa, in Journal of Ecology, 2012, 1039-“1063, DOI:10.1111/j.1365-2745.2012.01985.x.
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Emilia-Romagna |
Alpesigola, Sasso Tignoso e Monte Cantiere
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Trollius_europaeus
Trollius europaeus (L., 1753), comunemente noto come botton d'oro, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, originaria di Europa e Russia asiatica. è una pianta velenosa in ogni sua parte, come gran parte delle Ranunculaceae, ma innocua se essiccata.
Etimologia
Il nome del genere (Trollius) deriva dal tedesco antico -œtroll- che vuol dire globoso, in riferimento alla forma a palloncino del fiore. Tale denominazione veniva usata giè nel XVI secolo. è il naturalista svizzero Conrad Gessner che ci parla nei suoi scritti di questo fiore probabilmente conosciuto durante la sua ascensione al Monte Pilatus (nel 1555) nei pressi di Lucerna. Infatti da quelle parti il fiore era chiamato volgarmente -œTroll Blume-. Ma un'altra fonte fa derivare il nome sempre dal vocabolo -œtroll- che è anche proprio della lingua svedese e indica una divinitè nordica maligna alludendo probabilmente alla velenositè della pianta.
Comunque la prima descrizione scientifica l'abbiamo da Linneo che nel 1753 la inserì nei suoi scritti.
Il nome italiano di -œbotton d'oro- fa riferimento evidentemente alla caratteristica forma del fiore.
Morfologia
La forma biologica della pianta è emicriptofita scaposa (H scap): ossia è una pianta perennante per mezzo di gemme situate a livello del suolo (emicriptofita); l'asse fiorale è allungato con poche foglie (scaposo).
Radici
Radici secondarie da rizoma fibrose ed ispessite.
Fusto
Il fusto (sorgente dal breve rizoma) è robusto ma semplice (poco ramificato), di aspetto striato, quasi scanalato ma glabro.
Foglie
Foglie basali: sono a disposizione alterna e lungamente picciolate (10 -“ 15 cm) e palmatifide, ossia la lamina (dal contorno poligonale) è divisa in segmenti lobati (3 -“ 7 lobi rombici) a loro volta profondamente incisi e dentato -“ seghettati, quasi lanceolati. Larghezza della foglia: 6 -“ 8 cm.
Foglie cauline: sono sessili, più piccole e meno incise delle basali (generalmente sono trimere -“ a 3 lobi).Il colore delle foglie è verde scuro sulla pagina superiore e più chiaro inferiormente.
Infiorescenza
Fiore solitario (unifloro) alla fine dello stelo. Raramente con 2 o 3 fiori.
Fiori
I fiori sono ermafroditi, attinomorfi, dialitepali, e lungamente peduncolati.
Il colore del fiore è giallo intenso (quasi oro) con sfumature giallo - verdastre ed ha la tipica forma di una sfera (aspetto globoso) di 4 -“5 cm di diametro.
Calice: i sepali sono caduchi, obovati del tipo petaloideo, in numero di 10 -“ 12 (5 di questi sono più esterni e di colore giallo -“verdastro e con 5 -“ 7 dentelli al margine superiore); sono conniventi, embricati e convergenti (arcuati) a simulare un fiore chiuso (questo è l'aspetto più esterno del fiore). Dimensione dei sepali: 15 -“ 17 mm.
Corolla: i petali sono diversi (da 5 a 15), più piccoli (esili linguette) ed hanno soprattutto la funzione di organi nettariferi posti, questi ultimi, all'apice del petalo dopo una brevissima unghia terminante in una stretta lamina lineare, nastriforme con appunto una depressione nettarigena.
Androceo: gli stami sono numerosi (come numero uguali o maggiori dei petali). Sono disposti a spirale su filamenti lineari. Le antere sono lineari anch'esse, con deiscenza laterale.
Gineceo: i numerosi pistilli (formati da numerosi carpelli liberi e sessili) sono nella parte più interna e protetta del fiore. Ogni carpello contiene diversi ovuli che si trasformano in semi trigoni.
Fioritura: da maggio ad agosto
Impollinazione: tramite api, mosche e coleotteriFrutti
Il frutto è un aggregato di follicoli oblunghi con un becco terminale. Contengono diversi semi. Dimensione dei follicoli: 3 x 8 mm.
Distribuzione e habitat
Il geoelemento della nostra pianta è definito come Artico-Alp. : ossia ha un areale che va dall'Europa artica alle alte montagne del Sud Europa.
è presente quindi nelle zone montane dell'Europa meridionale (Pirenei, Balcani ma anche Carpazi) e a bassa quota anche nel Nord Europa (Scandinavia, Gran Bretagna), ma anche in Nord America e nel Caucaso (in questo caso si tratta di specie affini).
In Italia è comune nelle regioni settentrionali montane compreso l'Appennino settentrionale; è raro nell'Italia centrale; assente al sud e nelle isole. Si trova sui prati montani subalpini e alpini, luoghi umidi a mezz'ombra con terreni fertili e ben concimati, ma anche suoli argillosi e ricchi di humus. Pianta leggermente nitrofila.
Altitudine: da 500 a 2700 m s.l.m..
Usi
Farmacia
Sostanze contenute nella pianta: protoanemonina (è una sostanza velenosa!)
Proprietè della pianta: rubefacente e purgante se usata appena raccolta.Giardinaggio
Esiste una varietè a doppi fiori che per la sua bellezza e originalitè è spesso usata come pianta ornamentale.
Note
Il Botton d'oro è una pianta protetta.
Galleria d'immagini
Note
Bibliografia
Maria Teresa della Beffa, Fiori di montagna, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2001.
Guido Moggi, Fiori di montagna, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1984.
Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume terzo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 873.
Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume primo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 284, ISBN 88-506-2449-2.Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Trollius europaeus
Wikispecies contiene informazioni su Trollius europaeusCollegamenti esterni
Flora delle Alpi Marittime, su floramarittime.it. URL consultato il 02-01-2008.
Fungoceva.it. URL consultato il 02-01-2008.
Catalogazione floristica - Universitè di Udine, su flora.uniud.it. URL consultato il 02-01-2008.Curiositè
In Abruzzo è noto con il nome di "Scrocca pignata" (Da Scrocca che sta per menare, colpire, e Pignata che sta per tegame di terracotta profondo con bocca stretta)
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