Sardegna |
Altopiano di Abbasanta
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Streptopelia_turtur
La tortora comune (Streptopelia turtur (Linnaeus, 1758)) è un uccello che fa parte della famiglia dei Columbidi.
Descrizione
La taglia media è di 28 cm di lunghezza e 140 grammi di peso. Le striature bianche e nere sul collo la rendono abbastanza facilmente distinguibile rispetto a specie simili. Ha petto rosato e ventre bianchiccio; le ali ed il groppone sono di colore rossiccio, con squame marroni. Guardandoli dal basso in volo, si possono distinguere le punte della coda di colore bianco.
Biologia
Voce
Il suo canto è una lamentosa serie di "uuuh uuuuuuh uh", assolutamente differente rispetto a quello del Columba livia (piccione) che è più un "gru gru"
Alimentazione
La tortora comune è un uccello granivoro (frumento duro, sorgo, miglio, ravizzone, ravanello, finocchio, grano saraceno, cardo bianco) ma si ciba anche di piccoli molluschi.
Riproduzione
Si riproduce da marzo a settembre, riuscendo a completare due cove annuali. Depone solo due uova, che si schiudono dopo due settimane di cova; le uova vengono covate sia dalla femmina sia dal maschio.
Relazioni con l'uomo
Tra i columbidi è quello che meno fraternizza con l'uomo: vive spesso ai margini della cittè .
A parte nella zona della Romagna dove nidificano anche nelle zone più affollate.
Spostamenti
In inverno, le tortore, tranne gli esemplari giè presenti in Africa, migrano verso questo continente.
Distribuzione e habitat
In Italia si può osservare quasi dovunque; infatti nidifica dappertutto, tranne che sulle Alpi e qualche zona pugliese. In inverno, dall'Eurasia migrano verso l'Africa.
Il suo habitat preferenziale è quello dei campi, nelle zone rurali, dove siano presenti grandi alberi su cui nidificare. Nel tempo ha modificato le sue abitudini e non è raro vederla anche nelle periferie cittadine, purchè vi siano sufficienti aree verdi. è stata vista nidificare anche su piccole piante di terrazze e balconi, purchè non venga sovente disturbata. L'offerta discreta e sistematica di granaglie la rende, col tempo, abbastanza confidente con gli umani.
Tassonomia
Esistono quattro sottospecie:
Streptopelia turtur turtur (Linnaeus, 1758) - sottospecie nominale presente in Europa
Streptopelia turtur arenicola (Hartert, 1894) - diffusa dal nord Africa all'Estremo oriente
Streptopelia turtur rufescens (C.L. Brehm, 1845) - diffusa in Egitto e Sudan
Streptopelia turtur hoggara (Geyr von Schweppenburg, 1916) - presente nel Sahara meridionaleMusica
Antonio Vivaldi, ne Le quattro stagioni, alla battuta 58 dello spartito del suo concerto Estate ha inserito la dicitura "LA TORTORELLA", mentre nel sonetto che accompagna il concerto c'è il verso che dice Canta la tortorella, da cui si deduce che dalla battuta 58 del suo concerto Estate riproduce in musica il canto della tortora.
Note
Voci correlate
Tortora dal collare (Streptopelia decaocto)
Uccelli nidificanti in ItaliaAltri progetti
Wikiquote contiene citazioni sulla tortora
Wikizionario contiene il lemma di dizionario «tortora »
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Streptopelia turtur
Wikispecies contiene informazioni su Streptopelia turturCollegamenti esterni
Streptopelia turtur, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
Video della Tortora, su ibc.hbw.com.
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Emilia-Romagna |
Acquacheta
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Ptyonoprogne_rupestris
La rondine montana (Ptyonoprogne rupestris Scopoli, 1769) è un uccello della famiglia Hirundinidae.
Descrizione
Si può confondere con il topino, però è leggermente più grande, può raggiungere i 15 cm di lunghezza, ed i 22 grammi di peso. L'apertura alare è di 32-“34 cm. Il dorso è di colore bruno uniforme. Le piume caudali presentano macchie bianche. La coda non è biforcuta. La parte inferiore delle ali è più scura. Il petto è di colore bruno più chiaro.
Biologia
Voce
Il canto è un leggero cicaleccio emesso durante il volo. Vi sono anche gridolini acuti o dei "trèk" duri e brevi
Riproduzione
Al contrario delle altre rondini europee, non nidifica in colonie e a volte difende il suo territorio. Costruisce il nido nelle pareti rocciose, in una cavitè o sotto uno strapiombo. Vi sono casi di nidificazione sopra delle costruzioni o sotto i ponti. Questo uccello montano non teme il freddo e trascorre solo qualche settimana fuori del sito di nidificazione.
La covata può essere di 2-5 uova bianche a macchie rosse. Fa 1-2 covata all'anno.
Distribuzione e habitat
La rondine montana vive in Europa, Asia, ed Africa del Nord.In Italia nidifica in primavera inoltrata, da maggio a ottobre, in zone di montagna, in habitat in cui è possibile fare il nido, dove ci sono edifici radi, o costoni rocciosi. La si può trovare anche nelle cittè . Caccia volentieri al di sopra dei corsi d'acqua.
Stanziale sulle alte Madonie (Sicilia) e quattro coppie svernano nella periferia del centro abitato di Petralia Sottana.
Note
Voci correlate
Uccelli nidificanti in ItaliaAltri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ptyonoprogne rupestris
Wikispecies contiene informazioni su Ptyonoprogne rupestrisCollegamenti esterni
Ptyonoprogne rupestris, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
Video sulla Rondine montana, su ibc.hbw.com.
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Emilia-Romagna |
Abetina Reale, Alta Val Dolo
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Anacamptis_pyramidalis
L'orchidea piramidale (Anacamptis pyramidalis (L.) Rich., 1817) è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee.
Descrizione
è una pianta erbacea alta 20-“60 cm, dal fusto esile, cilindrico, di colore verde chiaro.
Le foglie inferiori, lineari-lanceolate, sono lunghe sino a 25 cm, le cauline diventano più corte avvicinandosi all'apice, le brattee sono violacee e acuminate.
I fiori sono riuniti in una caratteristica infiorescenza densa di forma grossolanamente piramidale, da cui il nome della specie. Sono di colore dal rosa pallido al porpora, raramente bianchi.
I sepali sono ovato-lanceolati, con petali poco più larghi e più corti. Il sepalo dorsale e i petali contigui formano un casco, mentre i sepali laterali sono distesi e diretti in avanti.
Il labello è trilobato con lobi più o meno della stessa grandezza; alla base del labello mediano sono presenti due lamelle longitudinali, leggermente divaricate. Lo sperone è filiforme, lungo sino a 15 mm.
Fiorisce da marzo a giugno.
Biologia
Si riproduce per impollinazione entomofila da parte di diverse specie di lepidotteri: le farfalle adagiano il loro corpo tra le due lamelle basali del labello, e srotolano la spirotromba per raggiungere il nettare, posto in fondo al lungo sperone; nel far ciò entrano in contatto con le masse polliniche che, aderendo al corpo dell'insetto, verranno successivamente trasportate su un altro fiore.
Distribuzione e habitat
è diffusa in Europa centrale e meridionale. è abbastanza comune in tutta l'Italia, isole comprese.
Cresce in praterie e garighe, sino a 1400 m di altitudine, prediligendo i terreni calcarei asciutti e le esposizioni soleggiate.
Tassonomia
Il numero cromosomico di A. pyramidalis è 2n=36.
Sottospecie
Nell'Italia centro-meridionale è stata descritta la sottospecie Anacamptis pyramidalis subsp. serotina Presser che si distingue dalla specie tipo per i fiori più piccoli, di colore rosa chiaro e con infiorescenza rada e grossolanamente sferica; fiorisce più tardivamente (giugno-luglio).Tale entitè non è tuttavia riconosciuta come valida da Plants of the World Online.
Varietè
Tra le varietè presenti in Italia vanno inoltre ricordate:
Anacamptis pyramidalis var. nivea P. Delforge, con fiori bianchi, frequente specialmente nell'Italia meridionale.
Anacamptis pyramidalis var. tanayensis Chevenard, con fiori più piccoli, di colore porporino; diffusa nelle Alpi svizzere e francesi, in Italia nota solo per l'Umbria.
Anacamptis pyramidalis var. urvilleana, con fiori piccoli, bianco-rosati ed infiorescenza oblunga, dalla fioritura precoce (febbraio-aprile); segnalata nelle isole dell'arcipelago Maltese.Ibridi
A. pyramidalis può dar luogo ad ibridi con altre specie di Anacamptis:
Anacamptis è— duquesnei (A.palustris è— A. pyramidalis)
Anacamptis è— klingei (A. laxiflora è— A. pyramidalis)
Anacamptis è— laniccae (A. morio è— A. pyramidalis)
Anacamptis è— simarrensis (A. coriophora fragrans è— A. pyramidalis)
Anacamptis è— van-lookenii (A. papilionacea è— A. pyramidalis)Sono inoltre stati descritti ibridi con altri generi di Orchidinae tra i quali:
è—Serapicamptis (Anacamptis è— Serapias)è— Serapicamptis forbesii Godfery, 1921 (A. pyramidalis è— S. lingua)Note
Bibliografia
(EN) Pierre Delforge, Orchids of Europe, North Africa And the Middle East, Timber Press, 2006, ISBN 0-88192-754-6.
Gruppo italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee (GIROS), Orchidee d'Italia. Guida alle orchidee spontanee, Cornaredo (MI), Il Castello, 2009, ISBN 978-88-8039-891-2.
Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
W. Rossi, Orchidee d'Italia. Quad. Cons. Natura 15. Min. Ambiente - Ist. Naz. Fauna Selvatica, Bologna, 2002.
(EN) T.G. Tutin, V.H. Heywood et al., Flora Europea, Cambridge University Press 1976. ISBN 0-521-08489-X.Voci correlate
Orchidee selvatiche in Italia
Orchidee di Cavagrande del Cassibile
Orchidee del Gargano
Orchidee di Monte Pellegrino
Orchidee dello Zingaro
Salep
Orchidee della Montagna della GanzariaAltri progetti
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Wikispecies contiene informazioni su Anacamptis pyramidalisCollegamenti esterni
Anacamptis pyramidalis IPNI Database.
Anacamptis pyramidalis Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee (G.I.R.O.S.).
Anacamptis pyramidalis Wild Plants of Malta.
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