itato Aliano sono datati al 1060, anno in cui risale una bolla papale che attribuiva al vescovo di Tricarico l'amministrazione del borgo. Nell'VIII secolo le diverse grotte scavate nelle rocce sedimentarie di origine alluvionale ubicate nella zona di fosso San Lorenzo, già abitate in età preistorica, ospitarono numerosi monaci basiliani sfuggiti alle persecuzioni iconoclaste in Oriente. In epoca medioevale Aliano fu feudo di diverse famiglie, tra cui i Sanseverino, i Carafa ed i Colonna.

Carlo Levi

Nella storia recente di questo piccolo centro non si può non ricordare lo scrittore Carlo Levi che qui ambientò il libro Cristo si è fermato a Eboli (1945).

Levi durante il regime fascista, negli anni 1935-36 fu condannato al confino in Basilicata (al tempo chiamata, ufficialmente, Lucania) a causa della sua attività antifascista. Trascorse un periodo prima a Grassano e successivamente ad Aliano (che nel libro viene chiamata Gagliano, imitando la pronuncia locale), dove ebbe modo di conoscere la realtà di quelle terre e della sua gente. Durante il confino ad Aliano, richiesto ripetutamente dai poveri locali, Levi riprese ad esercitare gratuitamente la sua professione di medico venendo a conoscenza quindi in modo diretto delle misere condizioni dei contadini locali.

Lo scrittore nelle sue ultime volontà espresse quella di essere seppellito ad Aliano "tra i suoi contadini". Nel paese sono ancora intatti tutti i luoghi descritti nel romanzo e nei vicoli sono impresse alcune frasi simbolo del libro. Levi ebbe qui l'occasione di scoprire un'altra Italia che era, appunto, quella contadina del Mezzogiorno.

Monumenti e luoghi d'interesse