Potenza (, AFI: /poˈtɛnʦa/, Puténz in dialetto potentino) è un comune italiano di 63 943 abitanti, capoluogo della regione Basilicata e della provincia omonima. È il primo comune della regione per popolazione.
È nota come "città verticale" per la sua particolare struttura urbanistica, che presenta il centro storico posto sull'altura più elevata e i restanti quartieri posti ad altitudini gradualmente inferiori; con i suoi 819 metri di altitudine s.l.m. Potenza è il capoluogo di regione situato alla quota più elevata in Italia ed è il secondo per altitudine tra i capoluoghi di provincia dopo Enna. È nota anche come "città delle cento scale" o "città delle scale", per via del suo sistema di scale, antiche e moderne, che collega le varie parti del centro urbano: la città possiede, infatti, il sistema di scale mobili per il trasporto pubblico di maggior estensione in Europa ed il secondo al mondo dopo quello di Tokyo.
Capoluogo della Basilicata dal 1806, sede dell'Università della Basilicata dal 1982, Potenza è una delle poche città italiane ad essere stata insignita di due medaglie d'oro: la prima come città benemerita del Risorgimento nazionale, nel 1898, la seconda come medaglia d'oro al merito civile, nel 2005.
Geografia fisica
Territorio
La città sorge nell'alta valle del Basento, lungo una dorsale appenninica racchiusa da vari monti più alti, tra i quali i Monti Li Foj, pertanto Potenza sorge in una zona ad alta sismicità . Da un punto di vista geologico il bacino di Potenza è il risultato di due distinti cicli sedimentari: l'unità di Altavilla (Pliocene inferiore-medio) e l'unità di Ariano (Pliocene medio-superiore).
Il nucleo medievale dell'abitato è posto su un rilievo a 819 metri s.l.m., cosicché per altitudine ufficiale Potenza è seconda solo a Enna tra i capoluoghi di provincia italiani. I quartieri più moderni sorgono invece più in basso, sino a lambire il corso del fiume Basento, il cui alveo a partire dalla seconda metà del XX secolo è stato fortemente antropizzato.
Per superficie il comune di Potenza è l'undicesimo più grande della regione.
Clima
Il clima è mediterraneo e montano, quindi relativamente freddo e nevoso d'inverno, tiepido e secco d'estate. Gennaio è statisticamente il mese più freddo e la temperatura media è di +3,5 °C, mentre luglio e agosto sono i mesi più caldi e registrano una temperatura media di poco superiore a +20 °C.
Origine del nome
La prima teoria sull'origine del nome della città venne riportata dallo storico Emmanuele Viggiano, il quale nelle sue Memorie della Città di Potenza cita un'ipotesi secondo cui il toponimo deriverebbe dagli antichi Greci che, vedendo la città posta originariamente sulle sponde del Basento e colpiti dall'uso che gli abitanti facevano delle sue acque, le avrebbero attribuito lo stesso nome dato al fiume, che corrispondeva alla parola greca Ποτὶζω (Potizo); tale termine in lingua latina sarebbe poi divenuto Potentia, da cui deriverebbe il nome attuale. Secondo Viggiano, quindi, il nome della città avrebbe un carattere prettamente greco, che non sarebbe potuto derivare dalla lingua del popolo dei Lucani.
L'ipotesi degli storici contemporanei è invece che la città abbia assunto tale denominazione in occasione della fondazione della colonia romana di Potentia, in quanto simile al nome di altre colonie quali Florentia, Valentia o Faventia il nome di Potentia, in particolare, sarebbe una formazione latina di tipo augurale, traducibile con “la potenteâ€.
Un'altra ipotesi presa in esame dagli storici contemporanei è che il popolo Lucano e quello dei Sanniti furono grandi sostenitori del popolo Cartaginese, il quale esercito nel 207 a.C., sotto il comando del Generale Asdrubale, era collocato alle rive del fiume Metauro, pronto a ingaggiare una sanguinosa battaglia contro le forze romane.
Con la netta vittoria dell’esercito romano presso il fiume Metauro, le truppe cartaginesi iniziarono una lenta ritirata. Le popolazioni dei Lucani e dei Sanniti si ritrovarono così ad affrontare da sole la feroce vendetta di Roma, la quale era decisa a lanciare un forte segnale ai popoli che un tempo avevano fiancheggiato con l’ostile Cartagine e così, dopo una dilaniante guerra, i romani ebbero la meglio sulle popolazioni locali e vollero incidere il proprio dominio anche nel nome del nuovo insediamento, chiamato “Potentia Romanorumâ€, “la Potenza dei Romaniâ€, con il quale nome i romani vollero dimostrare la propria forza e il proprio trionfo militare, oltre a lasciare un monito ben visibile ai nemici dell’Urbe
L’inviato del quotidiano “La Repubblicaâ€, Filippo Ceccarelli, in un reportage da Potenza del 23 ottobre 2007, riprende in esame un’antica epigrafe sulla quale vi è inciso “Potentia Romanorum hic nos relegavitâ€. Tale epigrafe, a seguito dell’indagine, dimostrò l’uso e la conoscenza da parte dei Potentini del nome della città “Potentia Romanorum†come quando nei tempi antichi erano soliti i latini chiamare tale insediamento.
Storia
Simboli
La descrizione più completa dello stemma cittadino risale allo storico Giuseppe Gattini, operante ad inizio Novecento e autore di una pubblicazione sulle armi comunali lucane:
Lo stemma è stato riconosciuto con DCG del 22 agosto 1942.
Secondo una tradizione non autentica inoltre il leone dello stemma della città di Potenza sarebbe gradiente su una scala, il che deriva verosimilmente dall'uso dei maestri scalpellini di riprodurre convenzionalmente sul marmo il colore rosso incidendo dei solchi paralleli e verticali (altri colori, come ad esempio l'azzurro, venivano resi tracciando striature orizzontali), cosa che ha fatto pensare in seguito che la banda rossa fosse appunto una scala. Il gonfalone, riconosciuto con il decreto del 1942, è costituito da un drappo di colore giallo, caricato dello stemma con l'iscrizione centrata in oro della città di Potenza. La parte di metallo e i cordoni sono dorati, mentre l'asta verticale è ricoperta di velluto giallo con bullette dorate poste a spirale e nella freccia è rappresentato lo stemma della città e sul gambo inciso il nome. Il gonfalone si completa con cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.
Onorificenze
Potenza è una delle 27 città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale" con regio decreto dell'11 dicembre 1898 firmato dal re Umberto I di Savoia, per le azioni compiute dalla città nel periodo del Risorgimento, in particolar modo durante la celebre insurrezione lucana. Tale medaglia fu conferita come ricompensa per essere stata, il 18 agosto 1860, la prima città meridionale a ribellarsi contro i Borbone.
Il 9 novembre 2005 la città è stata insignita della medaglia d'oro al merito civile in occasione del sisma del 23 novembre 1980.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Architetture religiose intramurali
Il centro storico di Potenza è ricco di edifici di culto risalenti principalmente all'epoca medievale, alcuni di essi sorti verosimilmente su preesistenti chiese paleocristiane. Di seguito la lista delle principali costruzioni religiose di interesse storico, artistico e architettonico presenti nella parte antica della città .
- Cattedrale di San Gerardo
- È la principale chiesa del centro storico; situata in Largo Duomo, è databile al XIII secolo e venne dapprima dedicata alla Vergine Assunta e poi a Gerardo della Porta che divenne patrono della città . La chiesa conserva infatti le spoglie del santo patrono, un'urna in argento e cristallo con le reliquie del santo, oltre alla statua del santo in legno del XV secolo. La cattedrale dovrebbe inoltre sorgere sul sito di una costruzione sacra precedente, visto che durante gli scavi archeologici condotti negli anni sessanta del Novecento sono stati scoperti dei resti sotterranei di frammenti musivi di pavimento policromo risalenti al IV o V secolo. Ricostruito da un allievo del Vanvitelli alla fine del XVIII secolo per volere del vescovo Andrea Serrao, il duomo cambiò radicalmente e passò da basilica romanica ad edificio di chiaro gusto neoclassico. Elementi di rilievo sono la facciata in pietra del Duecento, fatta riedificare tra il 1197 e il 1220 dal vescovo Bartolomeo, l'altare maggiore in marmo con intarsi policromi del Settecento e un crocifisso in legno quattrocentesco, oltre a una cappella in marmo dedicata al Santo Padre edificata nel XVII secolo.
- Chiesa di San Michele Arcangelo
- Ubicata nei pressi dell'estremità occidentale di via Pretoria, è un tipico esempio di chiesa in stile romanico. La sua presenza è attestata per la prima volta nel 1178, ma da rilevamenti archeologici l'impianto originale dell'edificio, appartenente a una precedente struttura di epoca tardo-romana, è databile al V secolo. Presenta un campanile e una struttura a tre navate, al suo interno sono conservate opere di pregevole valore artistico tra i quali spiccano il dipinto dell'Annunciazione del 1612 realizzato dal Pietrafesa, un affresco di Madonna col Bambino tra i santi Pietro e Paolo dell'artista fiammingo Dirk Hendricksz risalente al Cinquecento e un crocifisso ligneo del XVII secolo.
- Chiesa della Santissima TrinitÃ
- Situata nei pressi di piazza Mario Pagano, in direzione del Duomo, è attestata dal 1178. Fu danneggiata dal terremoto del 1857 e venne riedificata con una planimetria diversa da quella originaria, con un'unica navata con varie cappelle, un'abside semicircolare e un soffitto cassettonato.
- Chiesa e convento di San Francesco
- Accanto al Palazzo della Prefettura è situata la chiesa di San Francesco con annesso convento, eretta nel 1274. Presenta un portale a imposte lignee trecentesche intagliate e un campanile edificato del Quattrocento. Nell'interno vi è il sepolcro di gusto rinascimentale del nobile Paride De Grassis, oltre a resti di un affresco con una Madonna di stile bizantineggiante del Duecento e La Pietà del Pietrafesa.
- Cappella del beato Bonaventura
- Dedicata al frate francescano Bonaventura da Potenza beatificato nel 1775, è situata nel vicolo omonimo ed era in origine la casa natale del beato. Presenta un portale di notevole rilievo artistico in pietra calcarea, al cui centro troviamo due teste di cherubini sovrastate da uno stemma francescano. Al suo interno un unico locale diviso in due piccoli ambienti si trovano vari ritratti, fra i quali uno di Michele Busciolano del 1907 che rappresenta l'estasi del beato.
- Chiesa di Santa Lucia
- Si trova al limitare nord del centro storico e venne costruita prima del 1200; è costituita da un'unica navata e custodisce una statua seicentesca di Santa Lucia, alcuni quadri del XVI e XVII secolo e un'acquasantiera del Quattrocento proveniente dalla chiesa di Santa Maria del Sepolcro.
- Monastero di San Luca
- Ospita attualmente la caserma dei carabinieri ed è sito alla fine di via Pretoria in direzione della Torre Guevara. In principio affidato alle suore cisternine dell'ordine delle benedettine, era l'unico monastero di sole donne in città e successivamente passò alle suore clarisse.
- Chiesa di Maria Santissima Annunziata di Loreto
- La chiesa dedicata alla Madonna di Loreto è situata fuori dal perimetro dell'antica cinta muraria, appena dopo Porta San Giovanni. Presenta dimensioni ridotte e una struttura rimasta invariata nei secoli, ma caratterizzata dai molti restauri a causa dei molti terremoti. Nella chiesa si trova un dipinto del 1824 del pittore potentino Buonadonna che ritrae l'Annunciazione.
Architetture religiose extramurali
In minor numero, sono presenti chiese di rilevanza storica e artistica anche al di fuori del centro cittadino, elencate di seguito.
- Chiesa di Santa Maria del Sepolcro
- Ubicata nel rione Santa Maria, subito a nord del centro storico, fu costruita tra XIII e XVII secolo a opera dei Cavalieri dell'Ordine dei Templari su iniziativa del conte di Santa Sofia al ritorno della terza crociata nel 1191; sono in effetti riscontrabili molte affinità con la chiesa Madre di Ripacandida che porta lo stesso titolo. Il casale del Santo Sepolcro venne costruito in questa posizione a nord della città , proprio all'incrocio della vie Herculea e Appia, che erano percorse dai pellegrini diretti in Terra santa. La chiesa custodisce pregevoli tele e sulla parete destra è presente il monumentale altare barocco della reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo.
- Chiesa di San Rocco
- Edificio in stile neoclassico, localizzato nei pressi dell'antico cimitero, fu edificato nello stesso luogo della precedente chiesa dedicata allo stesso santo, che andò distrutta nel 1832. Presenta sia all'interno che all'esterno varie statue, tra cui anche due pregevoli manufatti in legno raffiguranti San Vito e San Rocco, intagliate a metà Ottocento da Michele Busciolano; nella chiesa è anche conservata una stele funeraria d'origine romana, datata tra il I ed il II secolo.
- Chiesa di Sant'Antonio la Macchia
- Edificio di culto che sorge nella contrada dedicata al santo omonimo, all'interno di un parco cittadino. Risalente al 1530, è stata interamente ricostruita nella seconda metà del XX secolo.
Architetture civili
Gli edifici civili più importanti della città sono situati prevalentemente nel centro storico; alcuni di essi sono di costruzione ottocentesca o novecentesca, ma non mancano palazzi nobiliari risalenti al seicento o di epoca medievale. Di seguito la lista degli edifici più rilevanti.
Palazzi istituzionali
- Palazzo della Prefettura
- L'altro notevole edificio presente in piazza Mario Pagano sul lato adiacente a quello del Teatro Stabile è l'ottocentesco Palazzo del Governo, che rispecchia i canoni estetici dell'architettura del 1800: linearità , simmetria, razionalità delle forme. Elemento di spicco è la facciata, con diversi elementi architettonici quali paraste, timpani e una trabeazione che sostiene il balcone del salone di rappresentanza. All'interno vi si trovano opere di famosi pittori, tra cui Vincenzo Marinelli e Giacomo Di Chirico.
- Palazzo di CittÃ
- Affaccia su piazza Giacomo Matteotti, l'altra importante piazza del centro. Il palazzo ospita l'amministrazione comunale e la sua costruzione originale risalirebbe all'epoca angioina. Come quasi tutti gli edifici storici di Potenza anch'esso è stato più volte restaurato e ricostruito in seguito ai molti terremoti che hanno colpito la zona. L'elemento artistico di rilievo è una facciata del 1882, con un arco a tutto sesto situato tra due grandi finestre e una grande balconata.
- Palazzo del Fascio
- Sempre in Piazza Matteotti si trova il palazzo della Casa del Fascio, costruita come le altre case del Fascio presenti in Italia durante il regime fascista, è adibita attualmente a sede del Consiglio comunale. L'edificio rappresenta un esempio di architettura neoclassica e sorge nello stesso luogo dove prima era presente la cappella di San Nicola, sconsacrata ed abbattuta per far posto all'attuale costruzione.
Teatri
- Teatro Francesco Stabile
- Situato nella piazza principale, ovvero piazza Mario Pagano, è l'unico esempio di teatro lirico presente in Basilicata. La sua costruzione iniziò nel 1856 ma fu possibile inaugurarlo solo nel 1881 a causa di un'interruzione dei lavori dovuta al terremoto del 1857.
- Auditorium del Conservatorio Carlo Gesualdo da Venosa
- Auditorium del Conservatorio cittadino situato nel quartiere Poggio Tre Galli, la cui costruzione fu ultimata nel 1986. Si tratta di una pregevole struttura in stile postmoderno, una delle migliori opere progettate dall'architetto Rebecchini, inclusa da alcuni ricercatori nella lista dei migliori 14 auditorium al mondo.
Palazzi signorili
Nel centro cittadino sono presenti diversi palazzi storici appartenuti ad importanti famiglie nobiliari e successivamente a famiglie borghesi della città , oltre al palazzo vescovile.
- Palazzo Loffredo (XV - XVI secolo), sede del museo archeologico nazionale della Basilicata dedicato a Dinu Adameșteanu, fu costruito come palazzo comitale dal conte Iñigo de Guevara, ma prende il nome attuale dalla famiglia dei conti Loffredo;
- Palazzo Vescovile (XVII - XVIII secolo), residenza del vescovo dell'Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, fu teatro dell'assassinio di Giovanni Andrea Serrao nel 1799;
- Palazzo Scafarelli (XVIII secolo), costruito come residenza dell'omonima famiglia borghese, ha come elemento di spicco l'elegante facciata principale;
- Palazzo Reale (1927), eccezionalità architettonica dalla particolare struttura molto stretta, fu commissionata dal patriota Ascanio Branca;
- Palazzo Marsico (XIX secolo), massiccia struttura neoclassica concepita anch'essa come abitazione della antica famiglia borghese di cui porta il nome;
- Palazzo Pignatari (XVI secolo), ex palazzo Ciccotti, include un antico portale visibile dall'omonimo largo Pignatari;
- Palazzo Bonifacio (XVII - XVIII secolo), palazzo nobiliare probabilmente all'inizio adibito a fortino data la struttura imponente e la presenza di feritoie;
- Palazzo Biscotti (XVIII secolo), per secoli dimora dell'omonima famiglia appartenente alla borghesia terriera, ha ospitato anche il giornalista Giovanni Russo ed è attualmente in fase di restauro;
- Palazzo Giuliani (probabile XVII secolo), altra residenza nobiliare, usuale sosta per i condannati alla pena capitale che speravano di essere graziati dal signore proprietario del palazzo;
- Palazzo de Bonis (XII secolo), in origine parte della cinta muraria, è stato utilizzato anche come ospedale oltre che come residenza nobiliare;
- Palazzo Castellucci, rimasto di proprietà di un'antica famiglia della città , si affacciava sull'omonimo larghetto, abbattuto negli anni sessanta, punto di passaggio obbligato per le persone che si recavano al vicino mercatino di Porta di San Giovanni;
- Palazzo Riviello (XVII secolo), intitolato inizialmente allo statista Nicola Alianelli, ha avuto anche la funzione di cella per detenuti in attesa di giudizio;
- Palazzo Branca-Quagliano (XVIII secolo), teatro dell'assassinio dei rivoluzionari fratelli Siani nel 1799, passò alla famiglia Branca nell'Ottocento ed ospitò il re Ferdinando II in visita nel 1848.
- Palazzo Bollettino (XIII-XIV secolo), di origine medievale, realizzato inglobando parte dell'antica cinta muraria della città , compresa una torre di guardia
Palazzi bancari
A Potenza ci sono alcuni esempi di palazzi bancari storici di particolare pregio architettonico.
- Ex palazzo della Banca Popolare di Pescopagano (1985), costruito su progetto dell'architetto Maggio, è considerato una sintesi tra ispirazioni provenienti dal medioevo lucano ed architetture moderne, nonché un esempio di architettura postmoderna;
- Palazzo del Banco di Napoli (1914), trae ispirazione dai palazzi neoclassici napoletani del settecento e venne considerato l'esempio di architettura colta nel capoluogo lucano, almeno fino all'avvento dello stile razionalista;
- Palazzo della Banca d'Italia (1938), situato in pieno centro storico, è uno dei rari esempi di architettura in stile eclettico degli anni trenta in città .
Impianti industriali storici
- Depuratore storico di Potenza
- Antico impianto di trattamento delle acque cittadine, non più in uso, progettato dal professor Girolamo Ippolito. I lavori di costruzione iniziarono nel 1933, l’impianto entrò in funzione il 21 ottobre 1935 e fu inaugurato il 28 ottobre 1935. Si tratta di una pregevole opera ingegneristica molto innovativa per la tecnologia dell'epoca, essendo stato il primo impianto in Italia ed uno dei primi in Europa a realizzare "un co