mpleto ciclo epurativo, un completo ciclo digestivo dei fanghi ed una completa utilizzazione dei gas della digestione, dei liquami epurati e dei fanghi digeriti", consentendo l'irrigazione dei terreni agricoli circostanti e rappresentando così uno dei primi esempi moderni di progettazione nell'ottica dello sviluppo sostenibile.
Architetture militari
Il centro storico della città , a partire dal medioevo, fu protetto da una cinta muraria, che comprendeva sei porte di accesso, e dalla presenza di un castello, che fungeva anche da punto di osservazione sulla sottostante valle del Basento. I resti di queste fortificazioni sono le rimanenti porte della città e la Torre Guevara. La caserma Lucania è invece una struttura militare risalente all'Ottocento.
- Porte di Potenza
- Facenti parte del sistema di fortificazioni della città , garantivano l'accesso alla parte antica di Potenza in epoca medievale. Delle sei antiche porte ne sono rimaste soltanto tre, ossia Porta San Giovanni in via Caserma Lucana, Porta San Luca in via Manhes e Porta San Gerardo in largo Duomo; le altre tre, ovvero Porta Salza, Porta Mendola e Porta Trinità , furono abbattute durante i lavori pubblici realizzati per la modernizzazione della città , che ebbero inizio nel 1806.
- Torre Guevara
- In piazza Beato Bonaventura, all'estremità orientale del centro storico, si può ammirare l'unico resto dell'antico castello della città . L'edificio, di forma cilindrica, in posizione dominante rispetto alla valle del Basento, fu verosimilmente costruito prima del resto del castello, che venne edificato probabilmente dai Longobardi intorno all'anno 1000 e inglobò la Torre al suo interno. Gli ultimi proprietari, ovvero Carlo Loffredo e Beatrice Guevara, donarono ai frati cappuccini l'intero edificio ad eccezione della Torre stessa. In seguito il castello fu adibito a lazzaretto, con all'interno una cappella dedicata a San Carlo: divenne così la sede dell'ospedale omonimo fino al 1935, quando l'ospedale si trasferì in una struttura più moderna. Negli anni sessanta venne disposto l'abbattimento del castello per far posto ad un edificio scolastico, permettendo di salvare la sola torre. Dal 2024 l'area antistante la Torre torna visitabile ai fruitori, dopo i lavori di abbattimento dell'edificio scolastico e di restauro della piazza con il recupero degli antichi confini perimetrali del castello.
- Caserma Lucania
- Progettata nel 1885 ed edificata nel 1896 sulla base del preesistente edificio del monastero dei Frati riformati, si presenta come una grande costruzione con all'esterno un paramento in pietra e delle file di bifore sovrapposte. Ha ospitato l'illustre Scuola Allievi Ufficiali di Artiglieria di Corpo d’Armata, appartenente al IV° Gruppo del 9º Reggimento d’Artiglieria, dal 1934 al secondo conflitto mondiale, e l'altrettanto glorioso 91º Battaglione fanteria "Lucania" dal 1977 al 2009. Dal 2019 è sede del Comando Legione Carabinieri "Basilicata".
Altro
Vie e piazze
- Via Pretoria
- L'intero pianoro del centro storico è attraversato da questa antica via, il cui nome e origine rimanderebbero secondo lo storico potentino Emmanuele Viggiano al tempo di Silla e delle guerre civili contro Mario, quando egli vinse quest'ultimo e ridusse a colonie militari romane sei delle città Lucane, tra cui Potenza. In ognuna di queste città Silla avrebbe stabilito il Pretorio e l'accampamento dei Pretoriani. Dunque doveva esistere un collegamento viario fra l'accampamento romano e il loro Comando, che secondo la tradizione romana venne chiamato via Pretoria. Questa via, che fungeva di fatto da decumano maggiore, si estende per tutto il centro storico a partire dal Largo di Portasalza fino alla Torre Guevara.
- Piazza Mario Pagano
- La piazza principale della città , detta comunemente Piazza Prefettura poiché ospita l'ottocentesco palazzo della Prefettura, sede del Prefetto e degli uffici provinciali. I lavori per la realizzazione di Piazza Mario Pagano iniziarono nel 1839 per volontà dell'intendente Winspeare, con l'abbattimento delle casette con sottani abitate da contadini e artigiani, ma furono completati solo tra il 1842 e il 1847 a opera dell'intendente Francesco Benzo, duca della Verdura. In origine chiamata piazza del Mercato, poiché vi si svolgeva il mercato della domenica, fu detta ufficialmente piazza dell'Intendenza, dato che vi si affacciava il palazzo del governo, sede dell'intendente e piazza Prefettura dopo l'Unità d'Italia e la sostituzione dell'intendente con il prefetto. Intorno al 1870 fu intitolata a Mario Pagano ed è rimasta invariata fino alla ristrutturazione nel 2012 da parte dell'architetto Gae Aulenti. Ha ospitato due edizioni del programma "L'Anno che verrà " condotto da Amadeus, nel 2016 e 2019.
- Piazza Matteotti
- Il centro cittadino, situato su un lungo e stretto pianoro a 819 metri di altitudine, gravita intorno a questa piazza, sulla quale si affacciano alcune delle case palazziate di maggior interesse architettonico della città . Piazza Matteotti, che era anticamente denominata piazza Sedile, prese il nome di piazza del Fascio durante il ventennio fascista ed il nome attuale dopo il 1944. Probabilmente risalente nel suo impianto originario all'epoca Angioina, ospitava il seggio dell'Università dove si riuniva il popolo in occasione delle assemblee. Sulla piazza si affacciavano botteghe e taverne e per decreto regio del 1810 vi si svolgeva il mercato alimentare. Sul lato meridionale, dove sorge il tempietto di San Gerardo, c'erano la cappella di San Domenico con la vicina torre, i locali della neviera per la raccolta della neve, la Porta e il vicolo della Beccheria, dove avveniva la macellazione degli animali e la vendita delle carni. In occasione della festa del patrono della città nella piazza veniva innalzata la cassa armonica per le esibizioni della banda musicale.
Ponti
A Potenza sono stati realizzati diversi ponti per consentire l'attraversamento del fiume Basento, alcuni dei quali sono di notevole interesse storico o architettonico.
- Ponte Musmeci
- Realizzato dall'ingegnere Sergio Musmeci, mette in comunicazione la città con la tangenziale in direzione Salerno o Taranto. Concepito come oggetto scultoreo a scala urbana, fu progettato a partire dal 1967 e completato nel 1975. Il ponte, un'unica volta di trenta centimetri di spessore e quattro campate di circa settanta metri di luce ciascuna, attraversa sia il fiume Basento che i binari della ferrovia; è, secondo gli esperti, la massima espressione di quella filosofia della progettazione dove la forma è il frutto di un processo di ottimizzazione del regime statico. Si tratta di un'opera di straordinaria importanza per l'ingegneria e architettura mondiale ed è l'unico ponte riconosciuto e protetto come opera d'arte dal MiBAC.
- Ponte di San Vito
- È il ponte sul Basento di maggiore interesse dal punto di vista storico: la costruzione sarebbe da porre in epoca tardo-romana, come evidente dai piloni, l'unico resto della struttura originaria, mentre tutta la parte superiore porta i segni di vari interventi di restauro avvenuti dall'età medioevale in poi. Il ponte è a tre luci a pianta rettilinea e poggia su due piloni centrali fondati nell'alveo del fiume. Anticamente chiamato ponte Sant'Aronzio, il ponte San Vito era parte integrante dell'antico percorso della via Herculea, che attraversando la Lucania toccava anche la città di Potenza. La denominazione iniziale del ponte, stando alla tradizione, si ricollega al ricordo del martirio di Sant'Aronzio, che giunto dall'Africa con i fratelli Onorato, Fortunaziano e Sabiniano, non volendo abiurare la propria fede cristiana, subì con essi tra il 238 e il 288 d.C. l'estremo supplizio presso il fiume Basento.
Statue
- Tempietto di San Gerardo
- Edicola votiva sita sul limite meridionale di piazza Matteotti e comunemente conosciuta come "San Gerardo di marmo", che ospita al suo interno una statua marmorea di San Gerardo, santo patrono della città . Il tempietto e la statua furono realizzati tra il 1861 e il 1866 dai fratelli scultori Antonio e Michele Busciolano, su progetto dell'architetto Giuseppe D’Errico, in sostituzione del tradizionale tempietto in legno che veniva realizzato annualmente dagli artigiani della città in onore del santo patrono. Il tempietto, in stile neoclassico, è una struttura in pianta esterna pentastile e pianta centrale a forma di mezzo ottagono, chiuso nella parte posteriore da un muro impreziosito da una vetrata colorata, mentre nella parte anteriore vi è un colonnato rivolto verso Piazza Matteotti. Ai lati della statua sono poste due iscrizioni, quella a destra ricorda l'edificazione dell'edicola, mentre quella a sinistra ricorda due eventi importanti della storia della città : l'attacco dei briganti nel 1809 e l'insurrezione del 18 agosto 1860.
- Busto di Zanardelli
- Monumento risalente al 1910 ed ubicato in piazza Vittorio Emanuele II, è dedicato allo statista, politico e patriota Giuseppe Zanardelli, il quale si occupò della questione meridionale ed in particolare delle precarie condizioni della Basilicata prima con un viaggio ufficiale nel 1902, poi con l'approvazione della legge speciale per la Basilicata nel 1904.
- Monumento ai caduti della prima guerra mondiale
- Monumento commemorativo dedicato ai caduti potentini durante la prima guerra mondiale. Realizzato nel 1925 dallo scultore Giuseppe Garbati, vincitore del concorso per la realizzazione dell'opera tenutosi nel 1924. È costituito da un cippo monumentale in pietra e marmo sorretto da una base a gradoni; sulla sommità è posta una statua raffigurante una figura femminile in abiti antichi, armata di spada e scudo, che sorregge un uomo morente. Ai lati del gruppo vi sono motivi decorativi vegetali e lanterne votive. Tutte le facciate dell'opera presentano lastre marmoree recanti i nomi dei caduti di Potenza durante il conflitto.
- Porta del Gigante
- Scultura in bronzo di Antonio Masini, commemorativa della ricostruzione della città a seguito del terremoto del 1980, situata in piazza Vittorio Emanuele II.
- Statua del leone rampante
- Statua raffigurante il leone rampante, simbolo araldico della città . L'opera si presenta come un'imponente scultura bronzea di quattordici quintali, con altezza superiore ai due metri, pensata per essere sostenuta da un piedistallo sia per l'equilibrio strutturale che artistico. La sua realizzazione fu voluta dall'amministrazione comunale nel 2002 come simbolo cittadino, a seguito della disponibilità di fondi nazionali dedicati alla realizzazione di opere d'arte, e fu commissionata nel 2004 all'artista potentino Vito Natalino Giacummo, docente di scultura e fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La statua venne consegnata nel 2014 e, sebbene concepita per essere collocata in piazza Mario Pagano, è stata posta prima davanti al Palazzo di Città , poi in Largo Pignatari. Nel 2018 l'amministrazione ne decide lo spostamento in piazza Vittorio Emanuele II.
Siti archeologici
In città sono state rinvenute numerose epigrafi romane, attualmente visibili su numerosi edifici del centro storico o nei musei e nelle chiese cittadine, che sono state oggetto di studio del grande storico Theodor Mommsen. Oltre a questi reperti ed al ponte romano di San Vito, a Potenza sono presenti due importanti siti archeologici risalenti uno all'epoca romana, l'altro all'insediamento degli antichi Lucani.
- Villa romana di Malvaccaro
- La villa romana di Malvaccaro è un sito archeologico di rilevante interesse situato nel moderno quartiere di Poggio Tre Galli. Rinvenuta a metà degli anni ottanta del XX secolo, si tratta di un'antica villa databile all'età post-costantiniana, che comprende cinque ambienti con mosaici gravitanti intorno ad un'aula absidata, con arte musiva risalente almeno al III secolo. Della villa sono stati ritrovati i muri perimetrali a nord-ovest e a nord-est ed altre strutture in direzione sud.
- Fattoria lucana
- Nel 2008 è stato rinvenuto nei pressi di via del Gallitello un complesso abitativo, ubicato presso la confluenza del torrente omonimo con il fiume Basento, che risulta essere il più importante sito mai scoperto nell'ambito urbano di Potenza. Si tratterebbe di un'antica fattoria funzionale allo sfruttamento agricolo dell'area; l'esame dei manufatti ceramici e degli altri reperti rinvenuti fa ipotizzare una datazione tra la fine del IV e i primi decenni del III secolo a.C., quindi da mettere in relazione con il sistema insediativo dei Lucani in un momento precedente alla romanizzazione del territorio. Allo stato delle indagini questo insediamento sembrerebbe svilupparsi in almeno sei ambienti rettangolari, di cui si conservano parzialmente i muri perimetrali, occupando un'area di circa trecento metri quadrati. Il complesso è ancora in corso di scavo, sotto la direzione scientifica della soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata.
Aree naturali
La città si caratterizza per la massiccia presenza di parchi: Potenza è infatti una delle città italiane con la maggiore superficie di verde urbano per abitante. Di seguito l'elenco delle principali aree verdi presenti nel suo territorio.
- Villa comunale di Santa Maria
- Uno dei parchi più importanti è la storica villa comunale che prende il nome dall'omonimo rione Santa Maria. Nacque come Orto agrario sperimentale nel 1823 a seguito del decreto di Gioacchino Murat del 1810, secondo il quale ogni provincia del Regno di Napoli doveva avere una Società di Agricoltura con relativo orto agrario, per incentivare lo studio e lo sviluppo del settore primario, in particolare della botanica. Le attività relative all'Orto sperimentale si arrestarono con l'unità d'Italia, a causa della chiusura della Società di Agricoltura e la struttura fu adibita a villa comunale. Attualmente l'area ospita varie specie di conifere, latifoglie, arbusti ornamentali e piccoli alberi, oltre ad impianti per la pratica di attività sportive all'aperto.
- Parco di Montereale
- Sorge sulla collina prospiciente il pianoro del centro cittadino ed è un altro parco di rilevante interesse storico: costruito nel 1934, è stato inserito nell’inventario generale del “Censimento dei giardini storici della Basilicataâ€. Al suo interno si trovano una piscina, un campo da bocce, una pista da ballo ed un attrezzato palazzetto dello sport. Al centro del parco è collocato un monumento ai caduti.
- Villa del Prefetto
- Situata in pieno centro storico, è un'area verde annessa al Palazzo della Prefettura. Inizialmente appartenente al monastero dei padri conventuali di San Francesco, utilizzata nel Settecento per scopi puramente agricoli, la villa vera e propria venne edificata solo nell'Ottocento. Caratterizzata da terrazze collegate da camminamenti e scalinate balaustrate, con fitta e rigogliosa vegetazione, nel 1934 viene trasformata seguendo lo stile dei giardini rinascimentali all’italiana. Dopo anni di chiusura per manutenzione è stata riaperta nel 2017 grazie ad un'iniziativa promossa da alcune associazioni civiche.
- Parco fluviale del Basento
- Area verde delimitata dal ponte di San Vito e dal ponte Musmeci, comprende al suo interno il lungofiume del Basento; è stata realizzata nel 2018 a seguito della riqualificazione dell'area vicina al corso d'acqua principale della città .
- Parco Baden-Powell
- Parco creato nel 1955 per volere della Direzione Sanitaria, che volle dotare di un'area verde lo spazio antistante la struttura ospedaliera che si trovava nella zona. Il 17 luglio 2002 venne intitolato a Robert Baden-Powell, su iniziativa degli scout di Potenza. L'area ospita nel corso dell'anno eventi di varia natura tra cui manifestazioni culturali, sociali, sportive e ricreative. Con una superficie di circa 25.800 metri quadri è uno dei più grandi parchi a disposizione della cittadinanza.
- Parco del Seminario
- Area verde adiacente al Seminario Pontificio Regionale, risalente al 1616. Venne ampliato e completato, nella seconda metà dello stesso secolo, dal vescovo conventuale Bonaventura Claverio.
- Parco Elisa Claps
- Dedicato alla memoria di Elisa Claps, adolescente potentina scomparsa il 12 settembre 1993, vittima di omicidio. Il parco è attrezzato per le attività ginniche all'aperto e comprende un percorso di trekking.
- Parco del Rossellino
- Polmone verde situato nella località omonima alla periferia sud della città , all'interno del quale si trova il Palazzetto dello Sport Antonello Pergola, detto anche Palapecora o Palarossellino.
- Parco di Sant'Antonio La Macchia
- Ubicato nella periferia orientale della città , prende il nome dalla presenza di una chiesa dedicata al santo omonimo. In passato ha ospitato anche un monastero dell'ordine dei Cappuccini, che vi si insediarono nel 1530.
- Parco dell'Europa Unita
- Di recente costruzione, è compreso nel popoloso quartiere di Poggio Tre Galli. È dotato di una pista ciclabile e di un percorso pedonale accessibile a persone con ridotta mobilità .
- Parco Radici
- Area verde creata nel 2018 all'interno del moderno quartiere di Poggio Tre Galli, comprende un bike park ed un'area dedicata ai cani.
- Parco Tre Fontane
- Parco realizzato nel 2009 nell'ambito di un progetto di riqualificazione urbana dei quartieri Lucania, Parco tre Fontane e Francioso.
- Parco Aurora
- Parco presente nell'omonimo quartiere ed inaugurato con la piazza dei Comuni nel 2021.
- Parco Albino Pierro
- Parco situato nell'omonima piazza nel rione Macchia Giocoli ed inaugurato nel 2021.
- Parco Zara
- Giardini ubicati tra via Trieste e via Zara.
- Parco Portofino
- Spazio verde realizzato nell'omonima via, nel rione Parco Aurora.
- Parco Guevara
- Parco in fase di realizzazione con la riqualificazione dell'area a ridosso dell'omonima torre, ai margini est del centro storico.
- Parco Bucaletto
- Area verde di piazza Vairo dotata di quattro aiuole, in mezzo alle quali sorgono quattro fontane circolari, costituite da semplici vasche con interno profondo 25 cm e bordo arrotondato di forte spessore dotato di canaletto di raccolta dell’acqua di tracimazione, ma utilizzabile anche come panchina. La grande fontana centrale è costituita da quattro accessi a ponte che conducono ad una sopraelevata sotto forma di rotonda sulla vasca d’acqua.Al centro della rotonda si trovano una scultura alta circa 7 metri, che presenta una forma geometrica a cinque tubi e realizzata in acciaio ed alluminio. Nel perimetro della piazza si svolge invece un'area ciclopedonale.
- Vallone Santa Lucia
- Area a valle di via Mazzini, dal 1985 attraversata dalla cosiddetta Fondovalle rinominata poi viale dell'UNICEF, nonché dal sistema di scale mobili.
SocietÃ
Evoluzione demografica
Periodo preunitario
Abitanti stimati
Periodo postunitario
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di 1Â 726 persone, pari al 2,84% della popolazione.
Lingue e dialetti
Insieme ai dialetti di alcuni comuni limitrofi (Tito, Vaglio Basilicata, Pignola e Picerno) quello potentino appartiene ai cosiddetti dialetti gallo-italici di Basilicata.
Tradizioni e folclore
La parata dei turchi di Potenza è una parata in costume che si tiene annualmente la sera del 29 maggio, in cui si rappresenta il leggendario intervento di San Gerardo per salvare la città dall'invasione dei Turchi, evento privo di veridicità storica ma che fa parte del folclore locale. Nella parata generalmente, oltre ad essere rappresentati San Gerardo, gli invasori Turchi ed i soldati medievali difensori della città , sfilano anche dei figuranti che rappresentano il popolo potentino dei secoli XII, XVI e XIX, indossando i vestiti e i costumi tradizionali di quei periodi storici. Il 30 maggio i festeggiamenti in onore del santo si concludono con una processione religiosa che percorre le strade del centro storico.
La parata dei turchi di Potenza è stata riconosciuta Patrimonio d'Italia per la tradizione dal Ministero del Turismo