HTML may be malformed and/or unbalanced and may omit inline images. Use at your own risk. Known problems are listed at https://www.mediawiki.org/wiki/Special:MyLanguage/Extension:TextExtracts#Caveats.

Podenzano (Pudinsàn [pudĩˈsã] in dialetto piacentino) è un comune italiano di 9 049 abitanti della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna.

Geografia fisica

Il capoluogo è situato in zona pianeggiante circa 8 km a sud di Piacenza, a 118 m s.l.m.

Le campagne immediatamente circostanti il capoluogo e le frazioni apparivano originariamente coperte da una folta vegetazione di latifoglie; successivamente, con la diffusione della pratica agricola, i boschi hanno lasciato sempre più spazio ai campi coltivati.

Nei pressi del torrente Nure è presente il sito ZSC-ZPS del conoide del Nure e del bosco di Fornace Vecchia, condiviso con i comuni di Ponte dell'Olio, Vigolzone e San Giorgio Piacentino, in cui è presente, in territorio podenzanese, un bosco di 16 ha, relitto di una più estesa foresta planiziale messa a dimora nel 1893 nell'ambito dei lavori per la costruzione di un acquedotto realizzato per la fornitura idrica della città di Piacenza.

Nell'area, che si configura quasi come un unicum nel territorio piacentino, sono presenti vari tipi di querce (Quercus pubescens, Quercus petraea e Quercus cerris), oltre all'ontano bianco, al carpino nero, al castagno, al frassino maggiore, all'orniello, all'acero campestre e a diverse tipologie di pioppi (Populus alba, Populus nigra e Populus tremula).

Storia

I primi abitanti della zona di Podenzano sono le civiltà "terremare" che costruirono un villaggio costituito di palafitte protette da fossi. La zona è poi occupata dai Galli nel IV secolo a.C. per poi diventare confine tra la Repubblica romana e i territori dei Galli dopo le fondazioni di Piacenza e Cremona, avvenute nel 218 a.C.

Nel Medioevo è presente a Podenzano la famiglia Malaspina che, a partire dal 1153, edifica il castello, situato nel centro dell'abitato e divenuto, poi, sede del comune. Cacciati i Malaspina a seguito di un intervento del comune di Piacenza, è coinvolto nelle lotte tra guelfi e ghibellini e, nel duecento, subisce un lungo assedio da parte delle truppe di Gian Galeazzo Visconti. Nel 1466 il feudo podenzanese viene acquistato da Bartolomeo e Gianfrancesco Anguissola; nel 1477 la famiglia Anguissola ottiene il titolo comitale, assegnazione che è poi confermata nel 1511, quando il re di Francia Luigi XII, all'epoca duca di Milano, concede al conte Giovanni la giurisdizione sul feudo di Podenzano. Gli Anguissola restano a Podenzano fin verso il 1650, quando il feudo viene assegnato alla famiglia Salvatico, per poi diventare parte del Ducato di Parma e Piacenza.

Nel 1821 la parte nord del comune di Podenzano, comprendente la frazioni di San Polo e Turro ed una fetta del capoluogo situata a settentrione della strada di San Rocco viene aggregata al comune di San Lazzaro Alberoni, costituito in età napoleonica. Questa modifica territoriale genera forti difficoltà finanziarie al comune di Podenzano, tanto ché, nel 1831 l'anzianato formula una proposta di soppressione del comune, con conseguente annessione a Gossolengo. La proposta non ha, però, seguito ed il 13 giugno 1857 i territori trasferiti sotto la giurisdizione di San Lazzaro tornano nuovamente a far parte del comune di Podenzano.

Entrata a far parte dell'Italia insieme al resto del ducato nel 1861, a Podenzano si assiste ad una grande espansione del settore agricolo, a discapito del processo di industrializzazione in corso nel resto della pianura padana. L'industrializz