o alla regione di un'istanza per l'avvio del procedimento di fusione con il confinante comune di Ponte dell'Olio, il 29 febbraio 2016 la giunta regionale approvò la proposta di legge riguardante la fusione dei due comuni. Il successivo 12 luglio l'assemblea legislativa approvò la proposta di legge sull'indizione di un referendum consultivo, poi deliberato con decreto del presidente della giunta regionale e fissato per il 16 ottobre 2016. Il referendum vide la vittoria del no in entrambi i comuni con una percentuale del 60,03 % a Ponte dell'Olio e del 59,14 % a Vigolzone.
Simboli
Il comune, fin dalla sua fondazione, riprende lo stemma della famiglia Anguissola: esso è caratterizzato da uno scudo di forma sannitica, troncato inchiavato di quattro pezzi d'argento e di rosso; al colmo di porpora. La corona che sovrasta lo scudo comprende due cordonature e mura sormontate da una merlatura.
Il gonfalone è un drappo di giallo.
Monumenti e luoghi d'interesse
- Castello di Balzarelli: Castello in pietra dotato di loggiato posto nelle vicinanze della frazione di Carmiano; su di esso non sono disponibili documenti che ne citino le vicende storiche.
- Castello di Borgallo: Castello distrutto nel 1244 da parte delle truppe di re Enzio. Prima della metà del XVI secolo la costruzione era già stata trasformata in dimora signorile dotata di colombaia, poi demolita nei primi anni del XX secolo.
- Castello di Grazzano Visconti: fortilizio costruito nel 1395 da Giovanni Anguissola, marito di Beatrice, sorella del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti. Gli Anguissola rimasero signori del castello fino al 1870 quando, dopo la morte del marchese Filippo Anguissola, l'edificio passò, per tramite di sua madre Fanny, alla famiglia Visconti di Modrone. Il complesso venne restaurato ai primi del Novecento per volontà del conte Giuseppe Visconti di Modrone il quale fece costruire ex novo un piccolo borgo fortificato in stile neo-medievale progettato dall'architetto Alfredo Campanini.
- Castello di Vigolzone: costruito nel Trecento per opera del nobile Bernardo Anguissola. Il castello fu, in seguito, espugnato da Ludovico il Moro nel 1483 e, poi, nel 1521 dai dragoni francesi guidati dal generale Odet de Foix-Lautrec. Presenta una base rettangolare e un torrione alto 40Â m.
- Castellone: situato nella frazione di Bicchignano e inizialmente noto con il nome di castello di Veano, è citato per la prima volta in un documento risalente al 1043 in cui il castello, così come tutto il feudo di Veano, veniva ceduto al monastero di san Savino di Piacenza. Originariamente l'edificio, costruito con lo scopo di controllare l'imbocco della val Nure in connessione con altri castelli posti nella vallata, presentava una struttura quadrangolare con due torri di forma quadrata situate ai vertici contrapposti. Passato più volte di mano e poi abbandonato a partire dal XVIII secolo, l'unica parte del castello superstite è una delle torri, realizzata in pietra di fiume e rivestita in mattoni e dotata di beccatelli che, in origine, facevano da base per i cammini di ronda.
SocietÃ
Evoluzion