Alla fine del XIX secolo si estendeva sulla sinistra della foce dell'Uso una borgata di case di pescatori, che ricoveravano le proprie barche nel fiume. Agli inizi del '900 Vittorio Belli, medico e umanista riminese, vagheggiò la fondazione di un'accademia e luogo di residenza artistica, dove uomini illustri avrebbero potuto stabilirsi e creare nuove opere. Scelse un terreno di sua proprietàtra il torrente Uso e la vicina Torre della Pedreira: beneficiava dell'aria salubre del mare ed era protetto alle spalle dalla pineta. La sua proprietàfu attraversata da un viale parallelo al mare intitolato a Tibullo, seguito da strade perpendicolari dedicate a Giovenale, Marziale, Terenzio, Perseo ed altri personaggi della Roma classica. La battezzò Igea, dea dell'igiene figlia di Asclepio. Nessuno l'aiutò a concretizzare il progetto, ma il nome Igea rimase. "Marina" le fu associato quando nella zona meridionale si installarono le prime colonie estive per i bambini.
Il comune fu istituito nel 1956 per scorporo di tre frazioni del comune di Rimini: Bellaria, Igea Marina e Bordonchio.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 18 novembre 1959.
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.
Lungo il fiume Uso è stata realizzata, in occasione della risistemazione degli argini, una pista ciclo-pedonale della lunghezza di circa 6 km, che arriva verso l'interno sino a San Mauro Pascoli. Lungo il percorso sono presenti aree attrezzate per la sosta. Lungo il corso dell'Uso, in prossimitàdi Bellaria, sono presenti alcuni esemplari di querce e piccoli boschi a prevalenza di pioppi bianchi e neri, di salici e di pini mediterranei, ma si incontrano anche alberi da frutto e piante esotiche. Verso Igea Marina i percorsi attraversano inizialmente fitti canneti per poi proseguire in un paesaggio solcato da canali. La fauna presenta diverse specie di volatili comuni, ma non è raro incontrare anche l'airone cinerino o il martin pescatore, che nidifica nella zona.