Monguzzo (Monguzz in dialetto brianzolo, AFI: /muŋˈɡyts/) è un comune italiano di 2 362 abitanti della provincia di Como in Lombardia. Nel comune, situato a circa 18 km da Como, 45 km da Milano e 20 km da Lecco, sorge un antico castello che risale alla prima età medievale, oggi proprietà dell'Ordine dei Fatebenefratelli. Sul territorio comunale è inoltre presente un Santuario recentemente restaurato dedicato alla Madonna di Lourdes. Il paese è immerso nel suggestivo verde dell'Alta Brianza ed offre numerose possibilità di escursione nei boschi del Parco regionale della Valle del Lambro.
Monguzzo si trova nell'Alta Brianza, in una zona prettamente collinare caratterizzata da numerose balze; l'altitudine varia da un minimo di 247 metri (al confine con la località Baggero del Comune di Merone) ad un massimo di 366 metri, corrispondente alla vetta del colle su cui sorge il castello.
Il confine settentrionale del territorio comunale è costituito dal lago di Alserio, su cui tuttavia non si affaccia direttamente il paese; tra la zona abitata ed il lago vi è infatti una larga fascia boschiva (cosiddetto "Bosco della Buerga").
Due sono i corsi d'acqua più rilevanti:
Come tutta la parte collinare briantea, il clima di Monguzzo può essere classificato continentale. Pertanto, gli inverni sono abbastanza piovosi e rigidi, le mezze stagioni brevi e miti e le estati torride e molto umide. Tuttavia il clima risulta mitigato dalla vicinanza dei laghi di Alserio e Pusiano.
Il Comune di Monguzzo è stato classificato come zona climatica E dal DPR 26 agosto 1993, n. 412, per via dei suoi 2524 gradi giorno; pertanto, l'esercizio degli impianti termici è consentito dal 15 ottobre al 15 aprile di ogni anno per 14 ore al giorno al massimo.
Come molte località italiane che hanno la stessa conformazione morfologica, il toponimo "Monguzzo" deriva dal latino mons acutus, cioè "monte acuto": chiaro il riferimento alla collina su cui è situato il paese e sulla cui cima si erge il castello.
Da Monguzzo, in epoca romana, passava la via Mediolanum-Bellasium, strada romana che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Bellasium (Bellagio). Nel XIV secolo la strada di collegamento con il capoluogo lombardo aveva invece il nome di strata da Niguarda, la cui manutenzione spettava anche a quello che in quel tempo era noto come "locho da Maguzio".
Le vicende storiche di Monguzzo sono strettamente legate a quelle del castello, il suo monumento più importante, la cui esistenza è già documentata nel X secolo.
Le prime notizie risalgono al 920: in questa data il re d'Italia Berengario, che aveva fatto costruire diverse fortezze sulle sommità dei colli brianzoli per contrastare l'avanzata degli Ungari, aveva assegnato alla Basilica di San Giovanni di Monza la corte di Calpuno, che comprendeva la collina monguzzese. All'epoca, tale collina ospitava probabilmente già una rocca.
Passato prima ad Ottone III (1000) e poi nuovamente ai canonici monzesi (1196), il territorio di Monguzzo fu al centro di una disputa riguardo al suo possesso. La disputa si concluse nel 1209 a favore di questi ultimi. Nello stesso anno si hanno notizie di un'insurrezione dei Monguzzesi contro la Basilica di Monza a causa delle tasse e delle gabelle a cui erano assoggettati. Tale rivolta vedeva gli abitanti di Monguzzo contrapposti a quelli di Calpuno, che avevano giurisdizione su Monguzzo per conto dei canonici. La questione fu risolta nel 1210, con una decisione consolare a favore dei calpunesi.
Intorno al 1250 Monguzzo passò sotto il diretto controllo della Camera Ducale fino al 2 agosto 1380, quando il duca Gian Galeazzo Visconti donò il castello al condottiero Jacopo Dal Verme. La zona rimase feudo dei Dal Verme fino all'espropriazione di tutti i beni di questa famiglia da parte di Ludovico il Moro; in seguito, nel 1486, il feudo di Monguzzo fu donato (come premio di guerra) da Gian Galeazzo Sforza a Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna.
Nel 1527 il condottiero Gian Giacomo Medici, detto il Medeghino, si impadronì del castello a spese di Alessandro Bentivoglio e vi si insediò fino al 1531 (1529 ), quando le truppe spagnole e sforzesche lo riconquistarono e lo riaffidarono al Bentivoglio.
Nel 1562 i Bentivoglio lasciarono il feudo: da quel momento il territorio di Monguzzo diminuisce sempre di più per le continue cessioni ed i piccoli infeudamenti. Nel 1567 i principali feudatari di Monguzzo divenne la famiglia di Gabriele Ferrante Medici di Novate, meglio noti come i Novati, che poi nel 1684 cedettero parzialmente ai Rosales . Questi ultimi nel 1739 riuscirono a dimostrare il possesso del castello.
Nel 1751 la competenza amministrativa del comune di Monguzzo si estendeva anche alla cassina di Cavogno e alle località di Careggia, Colciago, Galbusate, Fornasetta, Ponte Nuovo, Fornace, oltre che a porzioni di Lurago e di Lambrugo. Due anni più tardi il comune figura con la denominazione "Monguzzo con Monticello", mentre nel 1757 come "Monguzzo con Nobile".
Un decreto di riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia napoleonico datato 1807 sancì l'accorpament