Belmonte Mezzagno (u Minzagnu in dialetto palermitano) è un comune italiano di 10 758 abitanti della cittàmetropolitana di Palermo in Sicilia.
Fa parte dell'area metropolitana di Palermo, benché non ci sia alcuna continuitàurbana fra il centro urbano e il proprio capoluogo, essendo separati dalla barriera orografica di Monte Grifone. Belmonte fu fondata da Giuseppe Emmanuele Ventimiglia, Principe di Belmonte nel 1752 XVIII secolo, in seguito alla licentia populandi richiesta ed ottenuta da re Carlo III di Borbone il 18 aprile del 1752.
Belmonte Mezzagno è una cittadina situata ai piedi del pizzo "Belmonte" (a ovest) dal quale prende il nome. Dista circa 13 km dal centro del capoluogo. È anche circondata dai rilievi di Pizzo Neviera a sud-ovest, dalle colline delle Montagnole a est e dal rilievo di Monte Santa Caterina, prolungamento del Monte Grifone a nord, che contribuiscono a creare una sorta di anfiteatro naturale intorno al centro urbano.
L'unico accesso a Belmonte era dato una volta da una mulattiera che percorreva la valle nota come la Scala la quale collegava Belmonte a Palermo. Belmonte è attraversato dal torrente Landro o Oleandro che confluisce più avanti nel fiume Eleuterio. Nelle vicinanze della cittadina si trovano le localitàdi soggiorno di Gibilrossa e Piano Stoppa appartenenti per la maggior parte al comune di Misilmeri, mentre parte integrante del territorio belmontese, adiacente a Gibilrossa, è la localitàdel "Fortino" nota anche per una certa presenza di archeologia bellica risalente all'ultimo conflitto mondiale. Altre localitàdi soggiorno nell'ambito comunale sono la valle di Piano Casale - il cui territorio è estensivamente coltivato a ulivi - e SS. Salvatore il cui originario nome dialettale è u Sarbaturi.
Tipico clima mediterraneo, con la stagione estiva calda e asciutta, inverno fresco e piovoso. Nella tabella sono elencate le temperature medie annuali massima e minima e le precipitazioni medie annuali. La classificazione climatica è quella appartenente alla fascia C
Fino al 1776 il nome del comune era Mezzagno, da quella data in poi assunse la denominazione Belmonte, nel 1864 fu nuovamente aggiunto il nome Mezzagno. Il primo nome è dall'omonimo pizzo Belmonte (740 m s.l.m.) che sovrasta la città, sul secondo nome l'ipotesi più probabile secondo il nuovo vocabolario della lingua siciliana significherebbe. Erba da pascolo, add. Dicesi di terreni da erba in su le falde dei monti, quasi in mezzo tra pianure e montagne.
Le prime notizie certe del feudo Menzagno risalgono al 2 ottobre 1439, quando viene citato nel testamento di Pietro di Afflitto. In esso si dice: “Essere stato posseduto il detto Feudo da’ suoi antichiâ€Â.
Pietro lo trasmise ai suoi discendenti in linea primogeniale maschile, succedettero:
Alla morte di Vincenzo, alla moglie Elisabetta Morso, fu concesso il titolo di Principessa da Filippo IV il 2 settembre 1627. Questo avvenne dopo che il figlio dei due, Marchisio d'Afflitto, battezzò la Baronia definendola Principato di Belmonte, atto inserito nel Real privilegio di popolare il feudo (licentia populandi) concesso dal re il 22 agosto 1625. Nonostante l’ottenimento della Licentia, il principe Marchisio non riuscì a popolare il feudo di Belmonte.
Essendo morto senza figli, a Marchisio successe il fratello Alvaro. Egli sposò Giovanna Alliata, dal loro matrimonio nacque Isabella.
Ella sposò Agesilao Bonanni, Morta Isabella senza figli, il titolo fu ereditato dal cugino Vincenzo (1648). Egli sposò Ninfa Bellacera, dal loro matrimonio nacque Gerardo Melchiorre d'Afflitto. Questi sposò Giovanna Gaetani e dal loro matrimonio nacque Ninfa d'Afflitto, ultima erede della casata.
Ninfa d'Afflitto sposò Francesco Ventimiglia separando i destini di Belmonte da quelli della famiglia d'Afflitto. infatti, da allora il feudo Belmonte passò tra i possedimenti della nobile famiglia Ventimiglia.
Lo stemma del comune, concesso il 6 aprile 1987 con decreto del presidente della Repubblica, è stato così descritto dallo statuto comunale:
Il gonfalone è un drappo di bianco.
La Chiesa Madre (1756) è dedicata al SS. Crocifisso e si trova in piazza Garibaldi, la piazza principale del paese.
La chiesa è collocata nella parte superiore della piazza principale, nel centro del comune. Artisticamente c'è da notare il Prospetto imponente ma equilibrato e un'originale scalinata a due bracci, scalone realizzato sulle orme delle ville settecentesche, che si rifàai temi del tardo barocco, a cui del resto si ispira tutto i