Vinci (pronuncia: /ˈvinʧi/) è un comune italiano di 14 587 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana. È noto per essere stato il luogo di origine di Leonardo.
È situato sulle pendici del Montalbano, massiccio collinare ricco di vigneti e oliveti e di terrazzamenti sorretti da caratteristici muri a secco.
La parte più antica di Vinci presenta una pianta a forma di mandorla, insolita in questa zona della Toscana. Vista dall'alto, fa pensare a un'imbarcazione a due alberi (dove i due alberi sarebbero la torre della Rocca dei Conti Guidi e il campanile della chiesa di Santa Croce). Il centro storico del borgo leonardiano è noto, per questo motivo, anche come “Castel della Naveâ€.
Al plebiscito del 1860 per l'annessione della Toscana al Regno di Sardegna i "sì" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (738 su totale di 1784), con un astensionismo da record, sintomo dell'opposizione all'annessione.
Nel settembre del 1943, quando Pietro Badoglio firmò armistizio di Cassibile, Vinci venne occupata dai nazisti. Vinci fu teatro di una lotta di resistenza ad opera della brigata partigiana "Silvano Fedi" di Pistoia, guidata da Enzo Capecchi e Artese Benesperi. La città fu liberata dai nazifascisti dalle truppe britanniche il 2 settembre 1944, dopo lunghi scontri con i tedeschi.
A Vinci, un tempo unita a Cerreto Guidi, in data 9 giugno 1860 fu concesso un nuovo emblema araldico con l'immagine dell'antico castello, al di sotto del quale fu posto lo stemma dei da Vinci.
Lo scudo è oggi circondato dagli ornamenti esteriori da Città .
Il gonfalone è un drappo di rosso.
Per ragioni legate alla sua importanza storica, anche in seguito agli studi leonardiani di Renzo Cianchi, al comune di Vinci fu concesso il titolo di città con decreto del presidente della Repubblica Luigi Einaudi il 15 luglio 1954.