gni tassa per cinque anni. Ma Braccio non si ferma: dopo aver conquistato 120 castelli nel territorio perugino, torna a Corciano che, non potendo sopportare un nuovo assedio, gli apre spontaneamente le porte.
Nel XIV secolo Corciano passò, come quasi tutta l'Umbria, nell'orbita dello Stato della Chiesa e divenne feudo dei Duchi della Corgna che avevano la loro residenza nell'attuale palazzo Comunale. Nel 1809 l'esercito napoleonico stabilì a Perugia il Governo imperiale e Corciano venne eretta a Mairie. Il 9 novembre 1860 viene pubblicato il plebiscito per l'annessione della Provincia di Perugia al Regno d'Italia: 97.000 voti favorevoli e 386 contrari.
Lo stemma del comune di Corciano è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 15 agosto 1929.
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 16 agosto 1929 è un drappo partito di rosso e di bianco. Il comune ha adottato una bandiera costituita da un drappo partito di rosso e di bianco caricato al centro dello stemma comunale.
Corciano ha un interessante e ben conservato centro storico di aspetto medievale e di forma pressoché circolare, parzialmente ancora cinto da mura, in cui si trovano, seppur rimaneggiati, il Palazzo dei Priori ed il Palazzo del Capitano del Popolo.
La principale chiesa è la parrocchiale di Santa Maria Assunta, del XIII secolo ma rifatta nel tardo Ottocento, che custodisce al proprio interno l'Assunzione della Vergine di Perugino, del 1513, detta anche Pala di Corciano, e il cosiddetto Gonfalone della Peste di Benedetto Bonfigli, del 1472, proveniente da Sant'Agostino, interessante anche per la veduta di Corciano rappresentata in basso. In chiesa sono anche due opere del sacerdote-pittore Guerriero Giappesi, vissuto nei primi decenni del XX secolo: un affresco con l'Arcangelo Michele all'altare del Sacro Cuore, del 1929, e un altro con il Battesimo di Cristo presso il fonte battesimale, del 1931.
La Chiesa di San Francesco, della fine del XIII secolo, sconsacrata e utilizzata per eventi e mostre, conserva invece il suo originario aspetto gotico, con una facciata ornata da un raro rosone in legno intagliato. All'interno sono frammenti di affreschi databili ad un periodo compreso tra il XIII e il XV secolo ed alcune opere d'arte provenienti da altri luoghi: tra le altre, una tavola con la Madonna col Bambino e Santi di Orlando Merlini, un San Sebastiano, scultura lignea di Francesco di Simone Ferrucci del 1482 e proveniente dalla chiesa di Sant'Agostino a Perugia, una tela con la Madonna col Bambino tra i santi Anna, Francesco ed Elena di Benedetto Bandiera, del 1606 e una tela, purtroppo danneggiata, di Giovanni Antonio Scaramuccia con la Madonna col Bambino, angeli e santi.